Di seguito riportiamo un estratto della relazione presentata in occasione del congresso FEIBP di LIPSIA per confermare l’attuale difficoltà a reperire peli fili per belle arti e cosmetica
Estratto
“Quest’ anno, alcuni possono definirlo emozionante, mentre altri possono vedere le notizie come disastrose, in quanto si è registrato un drammatico aumento dei prezzi del Kolinsky. L’ incremento è iniziato alla fine del 2016 e abbiamo assistito a continui aumenti su base quasi mensile che hanno reso molto difficile per i pennellifici che all’ inizio dell’ anno hanno fissato i prezzi di vendita. Per darvi un’ idea degli aumenti, la setola di donnola 25mm ha saltato circa il 70% e altre lunghezze di almeno il 50%.
Alcune code grezze hanno raddoppiato il prezzo e il kolinsky extra lungo sta raggiungendo il $10.000. Questo può sembrare alto, e in effetti è costoso, ma quelli con una lunga memoria sapranno che questi prezzi non sono senza precedenti e guardando al passato, è interessante notare che i prezzi di oggi sono quasi identici al 1999. Se prendiamo in considerazione l’ inflazione, significa che oggi i prezzi sono ancora a buon mercato!
Quindi, dopo gli aumenti di quest’ anno ci si aspetterebbe, come nei cicli precedenti, un calo dei prezzi, ma non scommetterei nel breve periodo. La ragione principale dell’ aumento è dovuta al calo della domanda nell’ industria delle pellicce per gli indumenti di pelle , il che significa che i pellicciai non aquistano le pellicce se non riescono a ottenere abbastanza soldi per le pelli (ricordo che l’ industria delle spazzole usa le code lasciate dalla pelliccia e da parte sua è interessante notare che la città di Lipsia alla fine del XIX e all’ inizio del XX secolo è stata il centro dell’ industria mondiale delle pellicce). Se non si vendono abbastanza pelli ma si vogliono le code, occorre pagare di più per queste. Purtroppo la domanda di pelli per pelliccia non pare che possa incrementare nell’immediato futuro, a meno che non si inverta improvvisamento il riscaldamento del pianeta.
Attualmente la tendenza è sempre più orientata all’impiego di fibre coniche sintetiche, ma anche qui si deve fare i conti con l’inquinamento. Diverse fabbriche di Tapered sono state infatti multate o chiuse per lo smaltimento di prodotti chimici nelle acque fluviali. Altre invece stanno sostenendo costi ingenti per impianti per il trattamento delle acque”